MESSA A SAN DONATO
con il Cardinal Bagnasco

Sabato 23/11/2019 alle ore 11,00 si terrà la Santa Messa del Cardinale Angelo Bagnasco nella Chiesa di San Donato, cui seguirà un rinfresco ai Giardini Luzzati.

Il Cardinale dopo aver conosciuto l’Arcipelago Cesto e le attività di Massoero 2000 con i senza dimora, i bambini del centro di aggregazione e gli ospiti delle strutture di accoglienza del Ce.Sto, oltre alle attività di inclusione dei Giardini Luzzati celebrerà una messa in favore degli ultimi, i senza dimora, i richiedenti asilo e le fasce deboli del Centro storico per tutte le famiglie del territorio e della città.
Ci sentiamo, pertanto, di invitarvi a partecipare alla Messa anche, ma non solo, come ringraziamento al Cardinale per essersi esposto pubblicamente in difesa dei Luzzati, uno spazio Comune per sua stessa vocazione aperto, accogliente e solidale.

E soprattutto per ricordare e testimoniare con la nostra presenza quanto, oggi più che mai, si senta il bisogno di un dialogo costruttivo basato su relazione, unione e condivisione. Organizzazioni che operano nel sociale come la nostra hanno continue necessità di aperture e di farsi portatori di valori sul territorio in cui quotidianamente operano.
Da anni Il Ce.Sto, anche ai Giardini Luzzati, accoglie e sostiene persone di ogni genere, provenienza, credo religioso, praticando ascolto, prendendo in carico i bisogni e rispettando ogni diversità come opportunità e stimolo per una crescita personale e sociale.
Nella visita del Cardinal Bagnasco ai Giardini Luzzati e nella messa che celebrerà a San Donato c’è il richiamo importante, e che non dimentichiamo, alla storia lunga del Ce.Sto, al suo essere stato fondato nell’ambito di un’esperienza religiosa e, insieme, civile. Testimonianza di un cristianesimo che si voleva vivere nel sostegno a chi meno aveva. Non come beneficenza e carità ma come acquisizione dei diritti, promozione sociale, cittadinanza. Anche per questo la storia del Ce.Sto è sempre stata profondamente laica, interculturale, interreligiosa. Ed è qualcosa che trova nella giornata di sabato 23/11/2019 la sua conferma. Non solo per l’invito ad essere presenti ai rappresentanti della comunità islamica nella persona di Husein Salah, direttore Centro islamico culturale di Genova e di quella ebraica (che non può partecipare alla cerimonia perché coincidente con il giorno del sabato ma che comunque è vicina all’attività del Ce.Sto) ma anche perché convinti che il vivere la propria fede o il non credere sia uno dei diritti fondamentali della persona.
Che non può, anzi non deve costruire lacerazioni o distanze, come troppo spesso accade e come i tanti fondamentalismi predicano. Ed è in questa dimensione di reciproco rispetto che si pratica la pace, il convivere possibile delle diversità, la centralità delle persone, il rifiuto per ogni forma di esclusione sociale e civile che è appunto la nostra storia e il nostro presente.

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